Halloween Mirabilandia – L’intervista esclusiva a Gian Battista Fiorani, Maxx Melato e Carlotta Vignocchi

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Mirabilandia forever ha il piacere di presentarvi un’altra intervista tutta in esclusiva (la prima la potete trovare qui), a Gian Battista Fiorani, Maxx Melato e Carlotta Vignocchi, Zombies che hanno partecipato al Mirabilandia Horror Festival 2016, componenti dello staff di ZombiE2.0, un team solido ed affiatato di persone che hanno in comune l’essere stati “infettati” dal virus degli Zombie, come recita la loro pagina di Facebook.

Intervista esclusiva Mirabilandia Forever a  Gian Battista Fiorani, Maxx Melato e Carlotta Vignocchi

Ci raccontate un po’ chi siete e cosa fate?
ZombiE2.0 è un’idea di show a tema Zombie che coinvolge performers capaci di interpretare i loro personaggi in modo realistico e spettacolare.

Nasce dall’idea di due amici che il destino ha infettato con il virus degli Zombie nel 2013… Gian Battista Fiorani e Maxx Melato che in più occasioni si sono incontrati nelle strade invase da questi “mostri”… ed è proprio sulla scena che l’infezione si è rafforzata, ora il Virus si presenta con questa evoluzione, 2.0 appunto.

Questa è una “idea” di show a tema zombie che vuole essere di altissimo livello dal punto di vista dell’interpretazione e della cura del particolare, per offrire davvero un uno spettacolo da paura!!!

Ci piace definirci un “team ad assetto variabile”, in quanto non siamo strutturati come associazione e nemmeno come gruppo, tutte le persone che collaborano con noi sono soggetti indipendenti o che fanno parte di gruppi organizzati che operano nei campi dello spettacolo o degli show a tema Zombie.

Ci troviamo a lavorare insieme in funzione delle necessità o delle richieste di organizzatori di manifestazioni a tema Zombie, organizzatori che riconoscono nel nostro modo di proporci un valore in grado di accrescere l’attrattività degli eventi che curano.

Quando avete cominciato a essere degli zombie?

GIAMBA: La mia “prima volta” è stata in occasione di Argenta Zombie City, uno spettacolo itinerante a tema Zombie, organizzato nel mio paese di origine, da amici intenzionati a dare una scossa ai nostri concittadini, è li che ho conosciuto il mio amico Maxx.

MAX: Anche per me Argenta Zombie CIty è stato il mio “battesimo Zombie” come interprete. Essendo Make Up Artist ho sempre avuto la passione per il trucco, sperimentando sui miei amici trucchi horror in occasioni di feste come Halloween o carnevale, muovendo i primi passi in un percorso che ora è per me una professione.

CARLOTTA: Ho iniziato a truccarmi da zombie e a truccare i miei amici quando ancora frequentavo i primi anni delle scuole superiori. La mia prima Zombie Walk è stata nel 2013 a Gradara e in quell’occasione si è accesa in me la passione per questo genere di manifestazione.

Cosa porta una persona diventare un mostro?

GIAMBA: Per quanto mi riguarda è stato tutto dovuto al caso, e alla voglia di mettermi in gioco, affrontando un argomento a me quasi del tutto sconosciuto ma che mi ha incuriosito per come mi è stato proposto.

MAX: Divertimento puro!

Carlotta: Nel mio caso, fin da piccola mi sono sempre sentita attratta dal macabro e dall’horror, genere che oggi amo interpretare in prima persona.

Come nascono i personaggi che interpretate?

La nascita e lo sviluppo dei personaggi è un processo articolato e complesso. La scelta è soggettiva spesso caratterizzata dalla fisicità dell’interprete e dalle sue attitudini. Studiando raccolte di immagini individuiamo i dettagli del costume e gli oggetti di scena. Utilizzando anche luoghi comuni strutturiamo narrazioni che rendano i personaggi “credibili” e immediatamente riconoscibili.

Una volta indossata la maschera cosa si prova? Quali sono le vostre sensazioni ed emozioni?

Quando entriamo in scena siamo completamente orientati al pubblico, abbiamo in mente una “storia” da raccontare con la nostra performance e lo facciamo suscitando sentimenti paradossalmente contrastanti tra loro, come la paura e il divertimento. Tutto ciò ci spinge a stare concentrati e a provare cose nuove, di tanto in tanto sperimentiamo qualcosa di inedito. Il pubblico di Mirabilandia è numerosissimo e rimaniamo in scena molto a lungo, questo rappresenta per noi un vero e proprio laboratorio teatrale ed una eccezionale “palestra” .

Vi sentite attori o promulgatori di una passione che avete o entrambe le cose?

Questa è una domanda bellissima e che richiederebbe una risposta molto articolata, anche se “attori” è una parola grossa, per il momento ci limitiamo a rispondere “un po’ entrambe le cose” 😉

Giamba, l’anno scorso al Parco eri un barbone, un clochard disadattato, perchè questa scelta?

Quello di “Barabba Zombie” è il primo personaggio che ho iniziato ad interpretare, una scelta dettata dalla mia fisicità: Barba incolta e capello lungo, e da un feeling particolare che sento per questo tipo di persone ai margini della società e che compiono scelte di vita controverse e tribolate.

Non nascondo che ho avuto anche un pizzico di fortuna nell’indovinare alcune scelte nel realizzare il costume e gli oggetti di scena, scelte che si sono rivelate particolarmente azzeccate fin da subito.

Fino alla scorsa edizione di Mirabilandia non avevo altri personaggi, quest’anno invece potrei cambiare e proporre qualcosa di diverso, sono molto indeciso, è una scelta che ha alcune implicazioni, ci sto pensando su, per scoprirlo dovrete venirci a trovare al parco!

Max al parco eri un soldato nazista anche a te la stessa domanda.

Ho cercato un personaggio che rappresentasse per me l’apice della cattiveria. Per suscitare pienamente questa sensazione ho pensato al “ritorno” dell’ufficiale nazista.

Carlotta parlaci della tua Cheerleader.

Questo mio personaggio è stato un regalo del destino, una serie di coincidenze innescate da una semplice ricerca su internet, conclusasi con la costruzione di un personaggio che è entrato subito nel mio cuore e in quello dei miei fans.

Intervista esclusiva Mirabilandia Forever a  Gian Battista Fiorani, Maxx Melato e Carlotta Vernocchi, ora si parla di Mirabilandia

Fino ad ora abbiamo parlato del vostro percorso personale come Zombie, ora vorremmo porvi alcune domande più centrate sul vostro rapporto con il parco di Mirabilandia, con il suo pubblico, ma anche con la sua struttura organizzativa.
Come siete diventati uno zombie di Mirabilandia?

Gian Battista e Maxx hanno partecipato al primo dei tre casting che Mirabilandia ha organizzato nel 2014, Carlotta invece ha partecipato a quello del 2015, ed è stato subito amore.

Scelta cercata o una scelta casuale?

GIAMBA: Per me è stato un po’ un esperimento, non avevo idea di cosa volesse dire fare lo Zombie a Mirabilandia, a quel tempo il mio percorso era appena cominciato, ero ancora nella fase “della scoperta”…

MAX: Io ho partecipato allo stesso casting, sollecitato da Giamba che ci teneva fossi io a truccarlo in questa occasione. Quasi per gioco mi sono lanciato anch’io in questa esperienza, nelle vesti di “Zombie Rockstar” (beta version).

CARLOTTA: La mia è stata una scelta fortemente voluta.Dopo aver visto gli zombie di Mirabilandia come visitatrice del Parco, ho partecipato al casting del 2015, presentando appunto il personaggio della Cheerleader.

Che tipo di rapporto c’è fra voi e la direzione del parco?

Possiamo definirlo di tipo “professionale”, sia per come tutto è cominciato, cioè con un vero e proprio casting, sia per l’approccio rigoroso e severo dello staff di Mirabilandia.
Inoltre è proprio a seguito dell’esperienza a Mirabilandia che abbiamo dato un’impostazione di tipo professionale a questa attività.

Ci sono delle regole da rispettare per essere zombie a Mirabilandia? ne potete raccontare alcune, magari quelle che ritenete interessanti o simpatiche?

Eccome che ci sono delle regole, e non poche, ad esempio: nessun contatto con il pubblico, né fisico né verbale; non spaventare chi indossa lo speciale amuleto anti mostri; rimanere sempre nel personaggio; non reagire alle provocazioni… quando ci capita di trasgredire a qualche regola lo facciamo con ironia e rispetto. 😉

A proposito di paura, come vi comportate quando realizzate di essere a contatto con qualcuno di particolarmente sensibile o facilmente impressionabile?

Quello della gestione della paura è un argomento molto delicato e che sta a cuore a tutti noi di ZombiE2.0. L’obiettivo delle performance è il divertimento dello spettatore, la voglia di spaventare che ovviamente ha chi interpreta lo zombie, passa in secondo piano.

Raccontateci un episodio delle vostre esperienze a Mirabilandia.

GIAMBA: Ti racconterò di episodi che non succedono proprio a Mirabilandia ma che sono comunque collegati, capita spesso negli eventi a cui partecipo in giro per l’Italia di incontrare persone che mi dicono “ma tu sei il Barbone Zombie di Mirabilandia”, questo a dimostrazione dell’efficacia del personaggio che interpreto e del fatto che l’Horror Festival è in grado di attirare appassionati da ogni parte del paese.

MAX: Ti racconterò di un episodio che mi è capitato al primo Horror Festival. Tra il pubblico c’era una famiglia con un bambino di 4 o forse 5 anni che mangiava una barretta di cioccolato.Questo bimbo era terrorizzato dal mio personaggio. Mi osservava e intanto si nascondeva “rifugiandosi” dietro le gambe della mamma, facendo capolino di tanto in tanto quasi a voler vincere questa suo timore. Ignorando fotografi, selfie e chiunque altro ci fosse nei paraggi, mi sono inginocchiato porgendogli una mano e dicendogli di non aver paura. Lentamente si è avvicinato verso di me ha spezzato al barretta di cioccolato porgendomene un pezzettino. Senza parole, quasi commosso gli ho sorriso, ho mangiato la cioccolata e l’ho salutato ringraziandolo.

CARLOTTA: Senti questa: dopo avermi vista all’Horror Festival alcune giovani visitatrici del Parco hanno iniziato a seguirmi anche sui social, ho saputo che nella loro cameretta hanno i “poster” della Cheerleader. e per il mio compleanno mi hanno regalato una cover personalizzata per il cellulare. Ora posso dire di avere un vero e proprio fan club personale.

Molti ospiti erano in attesa del “festival, degna conclusione di una stagione per un parco come Mirabilandia che vuole essere il numero 1, ne siete consapevoli?

Certo che ne siamo consapevoli, molti ospiti di Mirabilandia in questi anni sono diventati nostri “fans”, ci seguono e ci scrivono spesso, il clima di attesa lo percepiamo in maniera sentita. Tutto questo ci motiva e ci responsabilizza nei confronti di Mirabilandia e del pubblico.

Avete dato suggerimenti all’organizzazione del parco per migliorare l’evento sia per questa stagione che per quelle che verranno?

Come ZombiE2.0 cerchiamo di essere propositivi con ogni organizzazione con cui collaboriamo. Con Mirabilandia è in corso un confronto ad ampio spettro.

Vi abbiamo visti in giuria al casting per l’Horror Festival 2016. Questo può essere considerato un segnale della vostra collaborazione con il parco?

Certo che sì, crediamo di poterlo considerare come un importante attestato di fiducia nei nostri confronti. Se lo staff ha richiesto il nostro parere nella delicata fase della selezione, significa che il percorso da noi intrapreso va nella direzione giusta.

Ringraziando I tre favolosi zombies e altrettanto favolose persone per la loro disponibilità e cortesia, lo staff di Mirabilandia Forever.

 

Al link qui sotto potrete vedere alcune stupende foto del backstage del Horror Festival 2016.

Backstage Horror Festival 2016